L’intervista originale, sul sito di Russia Beyond: https://www.rbth.com/business/330915-johannes-ausserer-story
Ormai da 11 anni Johannes Ausserer, originario del nord Italia, vive e lavora in Russia. Fondatore della sua compagnia, Ausserer & Consultants, l’imprenditore riporta alcune delle lezioni imparate negli anni circa l’avviamento ed il mantenimento di un business in un paese conosciuto per la sua complessa burocrazia.
Nato in Südtirol, sono cresciuto bilingue, (parlando tedesco ed italiano) ed ho vissuto all’estero in diversi paesi. Durante un semestre negli Stati Uniti ho conosciuto mia moglie, di cittadinanza russa. Nonostante sia stata lei il motivo per trasferirmi in Russia, anche altre ragioni mi hanno spinto a compiere questa scelta: ho ricevuto un’offerta di lavoro da uno studio contabile tedesco a Mosca, ed ho trovato un’università in linea con il mio percorso, che mi ha permesso di concludere i miei studi. In realtà sono stato il primo laureato alla IBS Plekhanov di Mosca con un background non sovietico.
Trasferendomi in Russia nel 2008, ho intuito che in questo paese ci fossero molte opportunità di business non pienamente utilizzate e molto potenziale latente. Mosca mi è sembrata perfetta per la mia crescita personale e professionale.
Avanzando con la mia carriera, nel 2012 lavoravo già come direttore di una filiale italiana, e contemporaneamente cercavo nuovi spunti per il mio sviluppo professionale. Un giorno un vecchio cliente contattò chiedendomi di aiutarlo a risolvere una questione di contabilità, e dal momento in cui il mercato stava riguadagnando terreno, ho realizzato che avviare una mia agenzia di contabilità sarebbe stata un’ottima opportunità. Essere uno straniero ed avere esperienza pratica ed una buona conoscenza del settore, ha sicuramente rappresentato un vantaggio, permettendomi di occupare un settore di nicchia, sul fronte dei servizi di contabilità e supporto per l’avvio del business per le compagnie internazionali.
Sfide
Una grande ostacolo per l’avvio delle imprese è sempre stato l’aspetto burocratico. Allo stesso tempo, proprio la voglia di superare questa difficoltà e di continuare con la mia idea di business mi ha spinto a superare questo scoglio per i miei clienti. Saper parlare russo ha certamente reso la mia vita più facile. Infatti, sono profondamente convinto del fatto che le barriere linguistiche causino delle difficoltà per l’entrata sul mercato, poiché gran parte della popolazione russa non parla inglese ed i documenti vengono redatti completamente in russo.
Un’altra sfida, essendo un imprenditore in Russia è stata cercare personale qualificato e leale con un buon livello di inglese o tedesco. Tutti i nostri clienti sono internazionali, e saper parlare lingue straniere è cruciale per la comunicazione nel nostro settore.
La svalutazione del rublo a dicembre 2014 ha reso difficile per i nostri clienti vendere prodotti di importazione, duplicando i prezzi dei loro beni da un giorno all’altro. Questo evento ha avuto un impatto sulla nostra quantità di lavoro, facendoci passare da curare pochi grandi progetti a valutarne tanti, di più ridotte dimensioni. La crisi ha portato ad una diversificazione di progetti e clienti, rendendoci più ampiamente posizionati sul mercato.
Com’è cambiata la Russia in 11 anni
Un grande cambiamento è stato rappresentato dalla svalutazione del rublo, e dagli effetti che ha avuto sul contesto imprenditoriale. Tralasciando le sfide per l’importazione dei beni, nel 2015 e 2016 la Russia ha iniziato a diventare meno interessante per lavoratori stranieri ed espatriati poiché i loro compensi venivano stabiliti in rubli.
In ogni caso, un elemento positivo è stato la diminuzione della corruzione in Russia, accompagnata da una maggiore certezza giuridica. In termini di contabilità e tasse, rendere possibile il lavoro con la documentazione elettronica intrattenendo interazioni virtuali con le autorità, ha reso il processo maggiormente veloce, semplice e trasparente. Questi cambiamenti hanno portato la Russia ad occupare un’ottima posizione nell’indice riguardante la facilità di fare business, il Ease of Doing Business Index: il paese è passato da essere 124esimo nel 2010, ad occupare la posizione numero 31 nel 2018.
La cultura imprenditoriale: Europa vs Russia
La concezione di avviare un business in Russia differisce totalmente da quella europea. La più grande differenza si rileva probabilmente nel fatto che in Russia il business sia tendenzialmente più basato su una organizzazione gerarchica e verticale rispetto all’ Europa. Inoltre gli europei tendono a pianificare molto prima di passare all’azione, mentre i russi intraprendono decisioni in maniera più veloce, impulsivamente. Ammiro molto la creatività delle persone e la loro capacità di trovare soluzioni per ogni tipo di problematica in cui incorrono.
Un’altra differenza si riscontra nelle relazioni personali tra i partners, che sono di vitale importanza per un’impresa di successo in Russia. Penso che nonostante questo fattore sia importante in Europa, la sua importanza in Russia sia di gran lunga maggiore e che venga data una rilevanza particolare al fattore emotivo.
Ci sono anche molte somiglianze. Ad esempio in Russia, la gente è cauta e vuole certezze. Se ci si vuole accordare con un russo, bisognerebbe sempre arrivare preparati. Alla stessa maniera, in Europa la mancanza di preparazione o segnali di incertezza potrebbero causare la perdita di nuovi clienti.
Stereotipi
Uno dei più grandi pregiudizi delle compagnie europee è quello che i partner russi siano meno affidabili. Spesso temono di poter essere ingannati o che non paghino. Durante la mia esperienza, purtroppo, ci sono stati casi in cui compagnie russe sono scomparse al momento del pagamento. In aggiunta, la burocrazia può essere un grande ostacolo e gli imprenditori stranieri hanno spesso timore di sbagliare e subirne le conseguenze.
Nonostante questo, posso affermare che una volta risolte le formalità burocratiche locali, fare buoni affari qui è possibile. Da straniero, c’è bisogno di adattarsi alla maniera di fare business Russa ed arrivare preparati. Si, la Russia è diversa dall’Europa, ma ha anche molto potenziale.
Cosa c’è di così speciale in Russia
Mi piace particolarmente il fatto che in Russia tutto sia dinamico ed ogni giorno differente, ponendoti di fronte a nuove sfide. Mosca è in costante movimento e cambiamento. Lavorare qui permette versatilità e non è mai noioso. Il mercato offre incessantemente nuove opportunità, e se si riesce ad interpretare la mentalità russa, ci sono ancor più possibilità per la crescita e per il business.
Per gli imprenditori esteri che stanno considerando di avviare la loro attività in Russia, suggerirei di concentrarsi sulla provenienza straniera del prodotto, utilizzando questa peculiarità per emergere e creare un vantaggio competitivo. I prodotti europei godono di un ottima reputazione qui e concentrarsi sulla loro provenienza e la loro qualità è una strategia perfetta che offre un chiaro vantaggio.
D’altra parte, in Russia è più difficile competere dal punto di vista del prezzo, in quanto la produzione locale qui risulta essere molto meno cara che in Europa. Allo stesso tempo, bisogna adattarsi alle circostanze, per esempio, quando si parla di pagamenti o altre specifiche del mercato.
Generalmente, raccomanderei di pianificare per bene, prima di avviare un’attività in Russia. Qui tutto richiede più tempo e può essere difficile affrontare la burocrazia per ottenere le certificazioni locali. Per evitare di incontrare questi ostacoli, lavorare con un partner che abbia un importante esperienza in Russia rappresenta un vantaggio. Per concludere, penso che la Russia sia un mercato valido, ora ed in futuro, specialmente per i prodotti di nicchia.