L’8 settembre 2022 il presidente russo ha firmato un decreto che impone dei vincoli alla vendita di quote del capitale sociale di un’ attività commerciale in Russia, identificata in Russia con l’acronimo OOO. Tale decreto sarà attuato sia nei confronti di persone fisiche straniere, sia di società società cui fanno capo cittadini di paesi definiti ostili. Queste operazioni potranno essere effettuate a seguito di speciali autorizzazioni rilasciate, tra residenti di Stati “ostili” e residenti russi, dalla Commissione governativa per il controllo degli investimenti esteri nella Federazione Russa. Inoltre, dal decreto si evince che, con l’approvazione della commissione, saranno possibili non solo le transazioni che prevedono la vendita di quote di una OOO da parte di persone provenienti dai paesi “ostili” a residenti russi, ma anche le transazioni che prevedono l’acquisto da parte di residenti di Stati ostili di quote di una OOO da russi, nonché l’acquisto da cittadini di paesi ostili di quote di una OOO russe da parte di residenti di Paesi amici o neutrali. Tale decreto non si applichera’ ad un limitato numero di transazioni descritte nel precente decreto presidenziale del 5 agosto, che ha vietato, almeno fino alla fine del 2022, la vendita di azioni di imprese strategiche russe da parte di investitori di paesi “ostili”, raffinerie di petrolio, produttori di attrezzature per il settore dei combustibili e dell’energia e banche. Il decreto esenta formalmente anche i residenti di Paesi “ostili” che sono controllati da cittadini o persone giuridiche russe, se questi beneficiari hanno comunicato alle autorità fiscali russe tutte le informazioni rilevanti sul controllo.
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