Gli stranieri che hanno ricevuto un visto turistico potranno rimanere in Russia per sei mesi. Possono però richiedere un visto solo presentando la prenotazione di una struttura ricettiva. Il Ministero degli Affari Esteri russo sta sviluppando un disegno di legge per mettere in atto queste nuove disposizioni.
Secondo fonti attendibili, il Ministero sta sviluppando delle modifiche all’Art. 25.6 della Legge Federale «Sulla procedura di uscita ed ingresso nella Federazione Russa». L’ obiettivo sarebbe quello di semplificare il procedimento per i visti turistici russi da parte dei cittadini stranieri, indipendentemente dal loro paese di origine [1].
Il portavoce del Ministero ha dichiarato: «Il disegno di legge, introduce la possibilità di rilasciare un visto turistico sulla base della conferma della prenotazione di una struttura ricettiva, le cui informazioni sono contenute in un unico elenco di alberghi registrati».
Un’altra novità è l’aumento fino a sei mesi del periodo di soggiorno dei cittadini stranieri nella Federazione Russa con un visto turistico. Attualmente tale visto è rilasciato per un periodo massimo di un mese.
Il Ministero ha enfatizzato la sinergia con le autorità competenti nell’adottare anche una serie di misure per aumentare l’attrattività della Russia come destinazione turistica, sottolineando che questo disegno di legge sia solo uno tra numerosi altri. Il documento sarà presentato entro i termini stabiliti dal piano legislativo del governo per il 2020, il Ministero ha dichiarato.
Partiti politici russi di spicco, come «Russia Unita», «Russia Giusta» e «LDPR», hanno espresso grande sostegno alle misure volte a facilitare l’ottenimento del visto turistico e allo sviluppo dell’industria turistica.
Tuttavia, il Partito comunista è stato più critico nei confronti dell’iniziativa. Il vicepresidente della fazione, Nikolai Kolomeytsev, propone di concentrare gli sforzi sullo sviluppo del turismo domestico.
Secondo l’Associazione dei Tour Operator russi, nel 2019, osservando i risultati di tre trimestri, la crescita del flusso turistico verso la Federazione Russa è stata del 20%. La Cina rimane leader tra i paesi i cui cittadini visitano la Russia, anche se Corea, Germania, Italia e Spagna hanno superato i termini di aumento del flusso turistico. Secondo gli analisti, c’è crescita anche da parte di mercati «geopoliticamente complessi» come il Regno Unito e l’America.
Secondo l’agenzia di analisi Turstat, Mosca è tra le cinque mete più popolari per i turisti. Nel 2019 è stata visitata da 25 milioni di persone, mentre San Pietroburgo ha contato 9,1 milioni di visite, Sochi 6,5 milioni, Kazan 3,5 milioni e Vladivostok più di 3 milioni.
Solo a Mosca, nel 2019 il contributo del settore turistico al sistema di bilancio della città ha raggiunto 147 miliardi di rubli, mentre nel 2018 l’importo ammontava a 118 miliardi di rubli.
Il vicepresidente dell’Unione Russa dell’Industria per il Turismo, Yuri Barzykin sostiene: «Qualsiasi misura volta a semplificare le regole di ingresso nel paese sarà positiva per lo sviluppo dell’industria turistica e per l’economia della Federazione Russa».
[1] https://iz.ru/969384/natalia-bashlykova/dolshe-budesh-inostrantcam-nachnut-vydavat-rossiiskie-vizy-na-polgoda